Sabotiamo guerre e patriarcato - Mobilitazione locale
25 NOVEMBRE
Giornata contro la violenza maschile sulle donne e di genere
Scendiamo in piazza perché la violenza patriarcale attraversa ogni spazio delle nostre vite: case, strade, scuole, luoghi di lavoro, servizi che ci vengono negati, percorsi di fuoriuscita dalla violenza lasciati senza sostegno.
È la stessa violenza che bombarda, occupa, stupra, sfrutta e uccide, che decide sui nostri corpi e sulle nostre vite.
Mentre parlano di “proteggerci”, il Governo alimenta riarmo, disuguaglianze e discriminazioni: aumentano femminicidi e suicidi indotti, lesbicidi e transicidi, si attaccano i centri antiviolenza, si smantella la scuola pubblica e si vieta l’educazione sessuale.
Le politiche antigender e la Legge Disforia colpiscono soprattutto infanzia e adolescenza, mentre precarietà, salari da fame e tagli al welfare ricadono su donne, persone trans*, migranti, queer, non binarie.
Viviamo in un Paese che taglia il sociale e finanzia gli armamenti, in un mondo dove guerra, colonialismo e suprematismo avanzano.
La brutalità del paradigma genocidario è evidente in Palestina e in altre parti del mondo, e da un posizionamento femminista e transfemminista continuiamo a mobilitarci contro ogni progetto coloniale e i governi che lo sostengono.
La nostra lotta è quotidiana: ribellione, forza collettiva, nessunə lasciatə solə
Per:
– un’antiviolenza femminista e transfemminista, finanziata e libera da punitivismo;
– una scuola libera, con educazione sessuo-affettiva per tuttə;
– dire NO a una manovra che taglia welfare e paga la guerra;
– l’autodeterminazione dei corpi e dei popoli.
CI VOGLIAMO VIVƏ E LIBERƏ