CATANIA NON SI LEGA!

Tutti i leghisti della Sicilia, insieme al loro cosiddetto leader Matteo Salvini, hanno pianificato la loro festa per il 2025 in pieno stile Papeete, pensando che Catania fosse il luogo giusto per riunirsi. Prepariamoci ad accoglierli, ma a modo nostro! Le passerelle del Ministro dei Selfie sono già state fermate nella nostra città, e anche questa volta non faremo mancare il benvenuto che meritano.
Durante la festa della Lega in Sicilia, è stato annunciato che tratteranno il tema delle infrastrutture, forse per informare Matteo Salvini della loro esistenza dato che non sembra curarsene molto. Considerando la condizione dei treni e delle ferrovie e le centinaia di opere incompiute e dannose che insistono nel nostro territorio, è più che noto per chi lo abita lo stato disastroso in cui versano tutte le infrastrutture di cui il segretario del carroccio dovrebbe essere il massimo responsabile. L’emblema dell’incapacità politica di Salvini è proprio il suo vanto maggiore: l’ancora assente (per fortuna) Ponte sullo Stretto. Quest’opera, ampiamente contestata da chi abita il territorio siciliano e calabrese, sarebbe già dovuta essere più che avviata secondo le stime del Ministro, ma finora si è limitato a dare i numeri senza nessun avanzamento. Pur di raccattare finanziamenti e consenso istituzionale per il Ponte sullo Stretto, viene oggi descritto dal governo come un’opera di interesse strategico/militare in ambito NATO e di riarmo europeo.
Questo perché Salvini, senza l’approvazione dei signori della guerra e del genocidio, non è in grado di fare un passo. Non riusciamo oggi a dimenticare la recente stretta di mano con Netanyahu, da lui descritto come il Presidente dell’unica democrazia in Medio Oriente, dimostrando l’asservimento dei cosiddetti “sovranisti” italiani alle politiche belliciste.
Proprio chi detiene ruoli istituzionali così rilevanti non si fa scrupoli oggi a sottostare a chi è responsabile della morte di decine di migliaia di persone sotto le bombe, rendendosi complice. Ciò che ci sembra chiaro, a questo punto, è che oggi la Lega per esistere come partito e prendersi una fetta di potere può ricorrere solo a una strategia: quella di attaccare lə ultimə, colonizzare e devastare i territori, fare il gioco di chi si arricchisce sulla morte delle persone.
Proprio per questo nel mirino di tali soggetti stanno lə migranti, chi non ha niente e lotta per sopravvivere. Matteo Salvini proprio a Catania si è reso responsabile più volte di veri e propri sequestri di persona, provando a impedire a navi come la Diciotti o la Sea Watch di portare le persone salvate in un porto sicuro. Ognuna di queste volte, però, noi catanesi abbiamo rifiutato di farci rappresentare da questa politica e siamo riuscitə a far sentire la nostra voce.
La Lega è stato il partito che si è accanito con le proposte più disumane per inasprire il Decreto Sicurezza, ormai diventato legge. Per loro, siamo tuttə nemichə: questo provvedimento repressivo colpisce chiunque non corrisponda a un’ideale di società bianca, patriarcale, ricca, militarizzata ed eteronormata. In primis lə migranti e lə detenutə vengono represse ancor di più, negando loro ogni diritto di rifiutare nei luoghi di reclusione trattamenti disumanizzanti, e allo stesso tempo carceri e CPR vengono resi dei luoghi in cui finire è sempre più facile, con l’aggravamento delle pene e la creazione di nuovi reati.
Quindi la risposta alla domanda “Perché contestare Salvini?” può essere solo: “Perché sappiamo da che parte stare, la parte giusta della storia!”.